Utilizzare gli hashtag su Instagram nel 2020
17 January 2020
Da anni teorie complottistiche ruotano attorno a termine “hashtag” su Instagram, teorie basate sul perché questi debbano (o non debbano) essere utilizzati.
In un’analisi statistica di Simply Measured effettuata nel 2014 viene svelato come un post con almeno un hashtag produca, mediamente, il 12,6% in più di interazioni rispetto ad un post che ne è privo.
Cosa è cambiato in questi anni?
In questo articolo ti spiego perchè utilizzare gli hashtag nel 2020 sia ancora utile ed efficace per migliorare i propri risultati.
Indice
- Cos’è un hashtag
- Aumentare la copertura con gli hashtag
- Caratteristiche ed utilizzo degli hashtag
- Quantità di hashtag da utilizzare
- Trova i migliori hashtag per il tuo account
Cos’è un hashtag
Se sei attivo nel mondo dei social network ed in particolare su Instagram, saprai già che l’hashtag è un’etichetta cliccabile a cui è associata una parola chiave.
Gli hashtag hanno una doppia valenza:
- se sei un creator o un brand, puoi decidere di aggregare i tuoi contenuti sotto hashtag specifici. In questo modo sarà semplice raggrupparli e creare così delle “categorie” di contenuti.
- se sei un utente in cerca di contenuti, puoi decidere di scoprirne di nuovi tramite hashtag.
Quindi, se stai cercando di promuovere un contenuto dovrai attribuirgli un hashtag semplicemente scrivendolo all’interno della caption o in un commento.
Per raggiungere un numero maggiore di utenti (e interazioni) dovrai implementare una strategia basata sugli hashtag, vediamo come.
Aumentare la copertura con gli hashtag di Instagram
Comincio col dire che il termine copertura (o reach) indica il numero di utenti singoli raggiunti da un tuo post e che questo numero non ha nulla a che fare con il numero di follower.
Applicandolo ad un caso si potrebbe dire che un utente prima scopre un contenuto e poi decide se diventare un tuo follower.
Identificare il numero della copertura significa capire quanti potenziali follower puoi raggiungere: più è alto questo valore maggiori saranno le chance di acquisire nuovi seguaci (nella copertura possono essere inclusi i tuoi attuali follower).
Che tu lo voglia o meno, senza advertising è veramente arduo trovare nuovi follower o aumentare la copertura. Utilizzare gli hashtag è però un modo gratuito per colmare questa mancanza.
Caratteristiche ed utilizzo degli hashtag
Per scegliere un hashtag è necessario conoscere le sue caratteristiche:
- popolarità;
- più popolari e recenti;
- categoria.
La popolarità è il valore numerico che rappresenta il numero complessivo di post pubblicati con quell’etichetta. Con questo numero è possibile capire quanti contenuti sono stati pubblicati con un certo # (il più popolare è #love con 1.7 miliardi di post).
Per ogni hashtag esistono due sezioni: più popolari e recenti. Ogni volta che pubblichi con un certo hashtag – ad eccezione di casi particolari – il tuo contenuto sarà inserito nella sezione recenti. Quando un utente pubblica un nuovo post con quell’hashtag, il tuo post verrà posizionato più in basso.
Maggiore è la popolarità di un hashtag, minore sarà il tempo in cui rimarrai in questa sezione.
Raggiungere i primi 9 post (Top post) della sezione più popolari è invece l’impresa più ambita: Per conquistare questa sezione è importante che le interazioni sul tuo post aumentino velocemente nei primi 30 minuti successivi alla pubblicazione.
Più è popolare un hashtag, più sarà difficile raggiungere la sezione più recenti.
La categoria non rappresenta un valore indicato esplicitamente da Instagram. Questa caratteristica è fondamentale per capire il tipo di contenuto associato al tuo hashtag.
- “Allora è semplicissimo! Basta utilizzare hashtag molto popolari e il gioco è fatto?”
- “No, non esattamente.”
Se utilizzi hashtag molto popolari il tuo contenuto sarà poco visibile perché sommerso da una valanga di foto, video e caroselli.
Inoltre, se un utente cerca #colazione si aspetterà di trovare cappuccini, croissant e affini. Non di certo un tuo selfie in montagna.
Ecco che la scelta può ricadere su hashtag meno popolari e con tematiche ben definite.
Quantità di hashtag da utilizzare su Instagram
Ci sono diverse teorie sul numero di hashtag da utilizzare: chi dice che debbano essere 30 (il numero massimo utilizzabile), chi 20, chi 5, chi nessuno.
Secondo uno studio statistico proposto da Louise Myers (il suo blog è stato più volte premiato per i contenuti sul marketing digitale) viene mostrato come, per un profilo con 1000 follower, all’aumentare del numero di hashtag aumenti anche la percentuale di coinvolgimento:
- #0 – 18% coinvolgimento
- #1 – 29% coinvolgimento
- #2 – 41% coinvolgimento
- #3 – 39% coinvolgimento
- #4 – 31% coinvolgimento
- #5 – 43% coinvolgimento
- #6 – 33% coinvolgimento
- #7 – 30% coinvolgimento
- #8 – 39.5% coinvolgimento
- #9 – 49.5% coinvolgimento
- #10 – 22% coinvolgimento
- #11 – 79.5% coinvolgimento
Nel suo articolo Louise suggerisce di inserire tutti i 30 hashtag utilizzabili.
Varia e fai diversi test per trovare il tuo punto debole.
Quello che invece viene evidenziato da un’analisi proposta da Quintly è la differenza di hashtag utilizzati in base alla fascia di follower:
- I profili con meno di 1000 follower hanno generato un maggior numero di interazioni utilizzando più di 10 hashtag nei loro post.
- I profili con più di 10 milioni di follower riescono a generare il maggior numero di interazioni anche non utilizzando hashtag.
Qui i risultati che possono aiutarti a scegliere il numero di hashtag per la dimensione del tuo profilo (analizzati 5,4mln di post e 34mila profili):
- tra 0-1000 di follower vengono utilizzati più di 10 hashtag;
- tra 1000-10 mila di follower vengono utilizzati tra 1 e 3 hashtag;
- tra 10mila-100 mila di follower vengono utilizzati più di 10 hashtag;
- da 100mila in su vengono utilizzati 0 hashtag.
Se sei alle prime armi ti consiglio di utilizzare almeno 9-11 hashtag, ma evita di strafare.
Per ridurre questo problema (e non sballare le tue statistiche) ti consiglio di inserire gli hashtag sul primo commento.
Trova i migliori hashtag per il tuo profilo Instagram
Sulla scelta degli hashtag ci sono alcune regole da tenere a mente:
- utilizzare degli hashtag pertinenti alla foto e al copy;
- conoscere ed utilizzare le tipologie speciali di hashtag;
- utilizzare hashtag variando la loro popolarità.
#Hashtag pertinenti
Trovare i giusti hashtag è un’attività piuttosto semplice: partendo dal contenuto, identifica una parola chiave che rappresenta l’essenza di ciò che vuoi comunicare.
Visualizza questo post su Instagram
Nella foto di Aurora è evidente che la parola principale sia #pianoforte a cui può eventualmente aggiungersi #musica.
Una volta identificata la parola chiave, puoi inserirla all’interno della ricerca di instagram e vedere quali hashtag correlati ti vengono suggeriti.
Puoi velocizzare questo procedimento con dei tool, per esempio all-hashtag, che ti aiutano a creare liste di hashtag raggruppate partendo dalla parola chiave inserita.
Ricorda di tenere a mente:
- tra gli hashtag proposti ci saranno sicuramente alcuni lontani dalla tua comunicazione o con popolarità quasi pari a 0. Controlla prima di utilizzarli!
- Genera la lista partendo da 2-3 parole chiave (ad esempio #musicaclassica e #pianoforte).
- Osserva gli hashtag utilizzati dagli altri utenti con contenuti simili al tuo.
- Prediligi hashtag della stessa lingua che usi per i tuoi copy.
Tipologie speciali di hashtag
Per utilizzare gli hashtag in modo efficace è importante conoscere tutte le loro differenze ed integrare le giuste tipologie nella tua strategia su Instagram.
-
Community
Dietro ad ogni hashtag può nascondersi una community che segue e pubblica in base all’argomento, prodotto, o abitudini.
Esistono diverse tipologie di community hashtag che puoi utilizzare per migliorare la ricercabilità dei tuoi post, aumentare le interazioni e follower. Questi particolari hashtag possono indicare:
- le community di Instagram nel tuo settore: #foodbloggeritaliani
- la tua nicchia nel tuo settore: #crossift, #singersofinstagram
- gli eventi: #milanofashionweek
- una posizione geografica: #napolifoodporn, #rome
- un prodotto o servizio: #calze, #consulenza
- hashtag giornalieri: #mondaymood, #sabatosera
- frasi riferite a ciò che fai: #italiansdoitbetter, #scriverechepassione
- acronimi: #qotd (“quote of the day” – citazione del giorno) o #mktg (marketing).
Utilizzarli ti permetterà di aumentare sensibilmente la tua copertura e le interazioni con il pubblico raggiunto.
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Brand
Gli hashtag brandizzati sono quelle particolari etichette che i brand (o i fan dei brand) creano per identificare:
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- il proprio marchio: #FIAT, #thedoctor46, #cr7
- il payoff o lo slogan: #justdoit, #DoYouRingo
- i valori aziendali: #unitedcolorsofbenetton
- hashtag a scopo di sensibilizzazione: #climatestrike
Questa tipologia è utile in primo luogo per migliorare la reputazione del brand, in secondo luogo collegare il brand ai temi discussi nel post, così da essere presente in un settore specifico.
Per mettere in risalto i brand hashtag ti consiglio di inserirli anche nella biografia.
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Campaign
A differenza delle due tipologie sopra descritte, i campaign hashtag vengono utilizzati in due contesti:
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- per campagne pubblicitarie nelle quali, di norma, rimangono attive per un periodo limitato di tempo. Ad esempio: #LVGifts di @louisvuitton.
- Per raggruppare dei format, cioè creare un filo conduttore tra contenuti simili sfruttando gli hashtag. Ad esempio #aurorameetscreators della nostra @aurora.sbam.
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Varia la popolarità
Uno dei fattori spesso discussi in ambito hashtag è il raggruppamento per popolarità. Si è infatti notato che, suddividendo la lista di hashtag in 3-5 sottogruppi diversificati per range di popolarità, è più facile raggiungere un pubblico più ampio.
Il ragionamento è molto semplice:
- popolarità alta, minore probabilità di finire tra gli hashtag più popolari;
- popolarità bassa, maggiore probabilità di entrare in più popolari, ma con una copertura complessiva più bassa.
Sfruttando questo principio, puoi costruire la tua lista con:
- 1-10 hashtag con popolarità bassa (0-500k): facilmente visibile, ma che raggiunge poche persone;
- 1-10 hashtag con popolarità media (500k-5M): più difficile entrare in più popolari. Se le interazioni del post sono aumentate grazie al gruppo con popolarità bassa, aumenta la probabilità di andare in più popolari;
- 1-10 hashtag con popolarità alta (5M +): molto difficile entrare in popolari. Discorso analogo: se le interazioni sono aumentate di molto grazie agli hashtag precedenti, aumenta la probabilità di andare nei più popolari.
Monitorare il loro andamento
Testa, Analizza e Ottimizza: la metodologia TAO è decisamente uno dei mezzi più potenti e facili da applicare al mondo dei social network.
Partendo dalla fase 1 di “test”, utilizza la tua lista di hashtag su di un post e monitora quali risultati verranno prodotti. Senza questa analisi è come se, dopo una dieta dimagrante, salissi sulla bilancia senza guardare quanto pesi.
Per analizzare i tuoi progressi ti basterà compilare una tabella excel così formulata:
#HASHTAG | # POPOLARITA’ | POST POPOLARI (si/no) | NOTE
#love 7,1Mld no /
Colonna 1 – nome dell’hashtag utilizzato;
Colonna 2 – valore della popolarità (che trovi cercando l’hashtag su Instagram);
Colonna 3 – verifica entro 24 h se il tuo post è finito nei post più popolari
Colonna 4 – aggiungi le tue opinioni sui post degli altri creator presenti sull’hashtag
Per ogni lista segna i successi dei singoli hashtag e complessivamente della lista.
Ti suggerisco di iniziare da 3 liste, quindi 3 post, relative ad una stessa nicchia (fitness/food/tech/…)
Puoi aggiungere altre analisi sui tuoi contenuti come:
- Percentuale di coinvolgimento (o engagement rate)
- Copertura
- Impressioni totali
- Impressioni dagli hashtag (da “dati statistici sul post” se attivo account aziendale)
- Interazioni (like, commenti, salvataggi, condivisioni)
Continua a testare provando diverse combinazioni in modo da ottenere una selezione dei migliori hashtag su Instagram: dal prossimo post potrai ottimizzare la tua lista, utilizzando le informazioni acquisite!
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