Calendario editoriale social: la guida imbattibile per SMM


2 February 2024

Non se ne esce: quando si tratta di postare con frequenza e non farsi sopraffare dalla complessità del social media management, un buon calendario editoriale social è il migliore dei tuoi alleati. Nel tempo abbiamo accumulato a riguardo esperienza sufficiente a riempire un hard disk o un articolone davvero completo. Indovina cosa abbiamo scelto tra i due.

Qui troverai tutto (ma tutto eh, anche un calendario scaricabile!) quello che ti serve per creare il calendario editoriale social definitivo. Perché l’hai sempre confuso con il Piano Editoriale, come integrarlo con SBAM, i trucchi del mestiere, un tutorial step by step e anche una lista di occasioni da scaricare, con cui potrai superare il blocco dello scrittore di fronte a una programmazione vuota.

Indice

Cos’è un calendario editoriale social

Il calendario editoriale social è un documento che fa parte della strategia di comunicazione e viene dopo la creazione del piano editoriale. È la rappresentazione della strategia applicata giorno per giorno, e raccoglie ogni contenuto da pubblicare e già pubblicato. 

Ti affidano per sei mesi la gestione delle pagine Instagram e TikTok di una caffetteria con aula studio?
Nel calendario editoriale inserirai le idee, i test, gli script per i video e tutto il necessario a coordinarti con il resto del team per creare e programmare i contenuti. 

Ma davvero ha senso farne uno, soprattutto quando il progetto sembra semplice e gestibile?
Ti assicuriamo di sì. 

Lo sforzo iniziale sarà ripagato dalla facilità di gestione e dall’efficienza di avere tutto pianificato in anticipo, a maggior ragione se gestisci diversi canali social, più pagine contemporaneamente, hai collaboratori e colleghi che devono intervenire e vuoi monitorare i risultati della campagna.

Prima di andare avanti, però, affrontiamo l’elephant in the room: piano editoriale e calendario editoriale sono sinonimi?

Esempio di Calendario Editoriale

Piano editoriale e calendario editoriale sono la stessa cosa?

Per piano editoriale si intende un documento che raccoglie temi, contenuti, formati, analisi di contesto, info sul target, lista dei canali, obiettivi KPI, insight raccolti… Insomma: tutte le informazioni necessarie a inquadrare e definire la strategia di social media marketing

Il piano editoriale si concentra sul lungo periodo e indica cosa e come pubblicare, delineando le macro categorie, i tipi di contenuto e i formati. Il calendario editoriale (da qui in poi anche CE, per brevità) è la sua traduzione operativa, in cui si entra nel dettaglio dei giorni, dei singoli post e di tutto il necessario affinché siano realizzati e pubblicati.

Non per questo il calendario editoriale è meno importante. Si tratta di strategia tanto quanto un piano editoriale: se hai un obiettivo da raggiungere – analizzato e approfondito sul ped – nel calendario editoriale tratti il “quando” della strategia, il tempismo fondamentale. In più, applicare nel pratico la strategia sul calendario ti mette di fronte a eventuali limiti dei canali e della quantità, tipologia e qualità di post che puoi pubblicare. 

Il calendario va quindi strutturato in modo dettagliato e di facile lettura tanto quanto il piano editoriale. Sappiamo che non è un compito da poco, per cui abbiamo raccolto tanti buoni motivi per convincerti a dedicargli le tue energie. 

Perché fare il calendario editoriale social

Le ragioni per cui un calendario editoriale social ti semplifica la vita sono parecchie, e le abbiamo sperimentate tutte nel tempo.

  1. Pianificazione a lungo termine: vedi in anticipo le pubblicazioni di molte settimane, potendo prevedere gli eventi speciali o stagionali e distribuendo i contenuti in modo più efficace.
  2. Gestione di più canali contemporaneamente: se hai diverse pagine e più account su diversi social, diventa cruciale avere traccia di tutto quello che sta succedendo. Un calendario editoriale ordinato ti salva in molte situazioni di confusione.
  3. Coerenza e tempismo: grazie alle due qualità qui sopra, sarà anche più facile evitare di postare contenuti fuori fuoco e perdere le occasioni migliori per mancanza di tempo o ispirazione.
  4. Tieni nota delle date più importanti: le ricorrenze piacciono (quasi) a tutti. Ogni pubblico ha le sue, e puoi usare il calendario per pianificare i post giusti per quei giorni in cui non farsi scappare un po’ di sano engagement.
  5. Scambiare idee e fare pratica di creatività: il CE invita alla collaborazione tra più persone ed è un ottimo ambiente per brainstorming, raccogliere spunti e confrontarsi su testi e grafiche. Dovendo generare tanti post in una volta, la tua creatività farà un bell’allenamento.
  6. Ottimizza tempi di approvazione e feedback: un altro vantaggio di raccogliere tutto nel CE è che clienti e collaboratori possono vedere tutti i contenuti in una volta e sempre nello stesso posto, invece che con tediosi scambi di mail.
  7. Meno telefono senza fili, meno errori: se tieni tutti i post su un documento solo, le chance che si perdano pezzi per strada si riducono e, con esse, le sviste.
  8. Tempo libero: non dovendo postare più da un giorno all’altro avrai molto più tempo da investire sulla strategia social, la fidelizzazione della community e così via. 
  9. Archivio dei best of: una volta monitorati i risultati potrai tornare indietro sul CE e sfruttare i post venuti meglio, per replicare i loro tratti più efficaci e migliorare la risposta del tuo pubblico.
  10. Evita accumuli e monotonia: distribuisci i contenuti sempreverdi e i trend in maniera uniforme, per un risultato meno altalenante e più vario per l’audience.
  11. Influencer marketing reso più facile: quando inizi a collaborare con gli influencer le cose diventano più complesse da gestire. il CE ti aiuta a non perdere i colpi e a prepararti per tempo a ogni uscita.
  12. Una panoramica per l’analisi dati. Il primo posto dove puoi iniziare a valutare le performance dei tuoi post è proprio il calendario, in quanto panoramica del lavoro fatto e da fare.

Protip: utilizziamo le informazioni raccolte su SBAM – in particolar modo grazia alla sezione Obiettivi – per capire quali contenuti nel passato hanno avuto un buon riscontro e come è possibile replicare il risultato.

Puoi prenotare gratuitamente una live demo e scoprire tutti i vantaggi di SBAM insieme ai nostri consulenti.

Come fare un calendario editoriale social a prova di bomba

Ci siamo sperticati per raccontarti tutti i motivi per cui è utile un calendario editoriale social, ma affinché lo diventi davvero deve essere – prima di tutto – ben fatto. Questo è il nostro metodo collaudato, step by step.

calendario editoriale a prova di bomba

Step 1 – Individua identità grafica e tone of voice

La prima cosa da fare è capire come vuoi parlare sui tuoi social. In particolare, che stile dare ai contenuti e in che modo renderli riconoscibili, efficaci, in linea con il tuo brand, ma adatti alla piattaforma.

Se non li hai già, questo è un buon momento per creare tone of voice e identità grafica. Se invece li hai, dovrai adattarli un po’ al linguaggio dei social, che non è lo stesso di altri canali come sito e newsletter.

Protip: per farti ascoltare sui social media dovresti parlare come le persone e non come un’azienda (a meno che tu non voglia essere scambiato per una pubblicità e skippato inconsciamente dagli utenti!)

Step 2 – Scegli i canali social 

Che tu abbia già gli account o stia partendo da zero, è bene fermarsi un attimo e chiedersi su quali social concentrare i tuoi sforzi

  • Se ne mantieni troppi, sarà difficile dare a tutti la giusta attenzione.
  • Se segui quelli sbagliati per il suo settore, farai uno sforzo a vuoto.

Puoi scegliere due o tre social principali in base a diversi fattori: il formato più adatto a raccontare la tua attività, dove si trovano i competitor, gli interessi e le abitudini del tuo pubblico e così via.

Step 3 – Studia gli interessi del tuo pubblico potenziale

Lo studio del tuo pubblico, di cosa gli piace e in quali formati è fondamentale. Se vendi corsi di ballo per over 50, è più facile che troverai l’attenzione che cerchi su Facebook piuttosto che su TikTok. In base al pubblico, infatti, cambiano i social preferiti, la soglia di attenzione, lo stile e i toni a cui sono abituati, il tipo di foto o video che è incline a guardare volentieri.

Step 4 – Quali argomenti trattare?

Completati gli step 2 e 3, bisogna capire come declinare il tuo business in una programmazione editoriale di lungo periodo. AKA: scegliere gli argomenti da approfondire nel corso delle settimane e dei mesi.

  • Alcuni argomenti si adattano meglio a certi formati e meno ad altri. Un Reel non è approfondito come un post o un articolo, ma è ottimo per comunicare novità, curiosità e far conoscere a un pubblico nuovo il tuo brand
  • Puoi affinare gli argomenti sulla base degli step qui sopra: le caratteristiche del pubblico, della piattaforma, dei formati, intrecciando il tutto fino a trovare la soluzione migliore.
  • Aiutati a fare chiarezza stabilendo l’intento di ogni contenuto e la presenza di call to action. Ogni azione sui social può avere un obiettivo diverso: vendere, attirare nuovo pubblico, spingere al download di un’app. Vediamo questo aspetto nel dettaglio proprio qui sotto.

Step 5 – Bilancia i contenuti 

“60-30-10, divisi in tre terzi…” Le teorie su come andrebbero bilanciati i contenuti in base alla loro funzione sono tante. Invece di dare i numeri, noi ti consigliamo di trovare l’equilibrio a suon di test.

Tieni a mente una divisione di questo tipo:

  • Un contenuto veloce, simpatico, virale ti serve per fare awareness.
  • Un contenuto di approfondimento e informativo migliora l’engagement con il pubblico.
  • Un contenuto commerciale con una call to action bella evidente è mirato alla conversione da utente a cliente che acquista.

Se prendi i punti in quest’ordine, hai una bozza di funnel per portare un utente dallo scoprire la tua pagina ad effettuare un acquisto o un’azione a tuo favore. La forma a imbuto suggerisce che il tipo di contenuto deve essere meno numeroso via via che si scende.

In linea di massima ti consigliamo di postare in quantità da maggiore a minore in quest’ordine: awareness > engagement > conversion. Se fossero tutti post commerciali, finiresti per sembrare un profilo di spam!

Step 6 – Cura la qualità, monitora i dati

Conoscere i vari tipi di contenuto e lo scopo che hanno ti aiuta anche a creare un calendario editoriale che include la qualità e la rotazione degli argomenti. Tenere d’occhio questi due aspetti ti consente di non impantanarti in rubriche e trend che portano via energie e danno pochi risultati.

Con il calendario editoriale social tieni traccia di tutti i temi dei post e puoi renderti conto di quali, dopo un certo periodo, non stanno andando bene (o toccano temi diventati controversi) e di quali potrebbero invece essere sfruttati meglio.

Per farlo è molto utile iniziare a prendere dimestichezza con l’analisi dei dati e incrociare le tue valutazioni intuitive con i report analitici di un buon monitoraggio social.
Ricordati che il “contenuto è il Re“, ma i dati sono i suoi consiglieri! Con SBAM puoi controllare moltissimi elementi che ti aiutano proprio in questo lavoro.

Ci sono diversi modi per sfruttare la sinergia tra il calendario editoriale e una piattaforma di analisi dati come SBAM:

  • Fai audit iniziali e periodici dei contenuti, per assicurarti di essere ancora in linea coi tuoi obiettivi.
  • Analizza la demografica di ogni piattaforma per calibrare il tono e la scelta dei contenuti sui gusti del pubblico.
  • Scegli i dati da monitorare: ogni metrica è più o meno utile in base all’aspetto che vuoi analizzare.
  • Frequenza e orario di pubblicazione dei post sono dati cardine di un calendario editoriale. Con SBAM scopri i giorni e le fasce orarie più indicati.
  • Raccogli i dati e crea report periodici con cui controllare i progressi e decidere eventuali modifiche al calendario.

Step bonus – che formato usare per il calendario editoriale social? 

Potrebbe sembrare una domanda banale, ma di modelli e strumenti per un calendario editoriale ce ne sono moltissimi. Puoi farlo cartaceo, su foglio excel, con tool dedicati sia gratuiti che a pagamento. 

Qualunque sia la tua scelta, sarebbe meglio che il calendario fosse accessibile a chiunque sia coinvolto nella gestione e creazione dei contenuti; dev’essere sempre aggiornabile al volo, chiaro da leggere e di facile comprensione per tutti; è utilissimo che possa contenere immagini, link, testi e così via. Più avanti vedremo un po’ di strumenti utili a crearne uno che soddisfi le tue esigenze.

Idee per il tuo calendario editoriale

Come trovare le idee per riempire un calendario editoriale social

Ci siamo passati tutti: il foglio (o la tabella) bianco e nessuna idea su come partire a riempirlo di post futuri. Salvo i casi più disperati dove non ci sono novità, punti forza e neanche idee di marketing, c’è sempre un modo di pianificare abbastanza uscite e non lasciare buchi temporali nella tua attività social. Ecco qualche spunto utile.

  1. Sfrutta i testi del sito: se hai un sito, avrai diversi testi che raccontano tutti i vantaggi di scegliere la tua attività. Prendi le parti più efficaci e convertile in caption, caroselli, script per i reel. 
  2. Comunica aggiornamenti sulla tua offerta: se stai preparando novità, cambiando prodotti, lavorando a un nuovo servizio o semplicemente ci sono modifiche importanti che i tuoi clienti dovrebbero conoscere, non lasciarle indietro!
  3. Guarda i contenuti dei competitor sui social: puoi farli meglio di loro? Ti danno l’idea per un contenuto diverso che potrebbe piacere allo stesso pubblico?
  4. Osserva l’attualità del tuo settore: ci sono state novità salienti di cui discutere? Una voce autorevole come la tua è sempre ben vista da chi cerca di orientarsi nel velocissimo ciclo delle notizie.
  5. Siamo sicuri che le persone conoscano bene ciò che offri? Puoi comunicare e sottolineare la tua value proposition o approfondire alcuni aspetti meno noti, ma potenzialmente invitanti per il tuo pubblico.
  6. Segui alcuni trend, senza esagerare. Cavalcare l’onda va bene, ma scegli quelli che non snaturano l’identità del brand e offrono solo uno spunto simpatico per dire la tua.
  7. Condividi le recensioni (buone) degli utenti: non c’è niente di meglio che leggere di qualcuno soddisfatto di averti scelto e, spesso, trovano modo di descriverti meglio di quanto faresti tu!
  8. Racconta come hai rimediato a errori, disservizi e difetti: tutti amano chi si impegna a fare meglio di prima.
  9. Realizza post in collaborazione con altri creator, unendo le forze creative e anche i pubblici di riferimento.
  10. Utilizza le storie in modo creativo e interattivo. Non limitarti a vederle come un contenuto effimero. Con sondaggi, quiz e tanto altro, possono anche essere il clou della giornata per la tua pagina.
  11. Usa le giornate a tema. Riempiono il calendario nei momenti di magra, sono perfette per cogliere momenti di instant marketing… Insomma, fossimo in te non le ignoreremmo!

    Se non sai da dove partire, abbiamo preparato un elenco di ricorrenze, a cui puoi aggiungere quelle specifiche del tuo settore. È gratis e lo trovi qui.

Qualche trucco e cosa NON fare quando segui un calendario editoriale social

Una volta che hai il calendario editoriale social che hai sempre sognato e inizi a capirne le potenzialità, il rischio che ti affidi completamente a lui è concreto. In questo caso è utile ricordarsi che si tratta di uno strumento per ottimizzare le pubblicazioni, non l’obiettivo finale dell’attività social, da completare come un album di figurine.

  • Tieni sempre il calendario a disposizione di tutti e aggiornato, per evitare asimmetrie informative, pubblicazioni sbagliate, malumori e tante, tante ore di lavoro extra.
  • Rendi molto chiaro e definito chi si occupa di cosa nel team. Creazione testi, immagini, correzione e approvazione, programmazione, verifica della corretta pubblicazione devono avere figure di riferimento precise.
  • Ricorda sempre l’obiettivo finale, che si tratti di una tua pagina o di quella di un cliente. Trend, idee dei colleghi e avvenimenti intempestivi non devono mai intaccare la strategia di fondo e il duro lavoro che hai fatto per seguirla.
  • Adatta i contenuti in base alla piattaforma. Fai attenzione che formato delle grafiche, riferimenti dei copy e altri elementi non stonino rispetto al contesto (tipo i “link in bio” su Facebook).

E ora anche qualche don’ts operativo e strategico da tenere a portata di mano.

  • Non lasciare enormi buchi nella programmazione: la costanza viene favorita dall’algoritmo e dà al pubblico l’idea che il brand curi attentamente la sua comunicazione.
  • Non essere monotematico: parlare solo di te diventa stucchevole in fretta. Prima di ricevere attenzione sui social conviene darla, per cui cerca di variare il mix e di parlare con le persone invece che alle persone.
  • Non pubblicare troppo! Anche postare più volte al giorno può diventare assillante molto in fretta e, in alcuni casi, addirittura cannibalizzare le performance dei post precedenti.
  • Non fare le cose all’ultimo. Il calendario serve proprio a questo, ma è bene ricordarlo. Ora hai uno strumento per non farti cogliere di sorpresa e puoi giocare quasi sempre d’anticipo.
  • Non pubblicare tutto, subito, ovunque. Alcune idee possono uscire su un social media in un certo momento e più tardi su un altro. Soprattutto se i social e le persone che ti seguono sono molto diversi, puoi far fruttare le idee migliori distribuendole strategicamente nel tempo.

Tool utili per il calendario editoriale social

Come abbiamo detto all’inizio, puoi realizzare un calendario editoriale social anche su un pezzo di carta. Terrà traccia dei giorni, ma non sarebbe interattivo e funzionale come un tool dedicato o perlomeno digitale. Eccone diversi, scelti per alcune loro caratteristiche preziose.

  1. Il metodo più semplice e veloce è quello di usare un foglio Excel o uno dei suoi cugini, come Google Sheets. I fogli di questo tipo, sempre aggiornati in cloud per tutti, consentono di realizzare calendari semplici ma molto funzionali. Il più delle volte sono sufficienti anche per progetti abbastanza complessi e molte persone hanno già dimestichezza con le loro interfacce.
  2. Un altro valido alleato è Trello. Offre diversi template già pensati per lo scopo, da applicare alla board appena creata. La presenza di etichette aiuta molto a classificare i contenuti in caso tu abbia più piattaforme, rubriche o altre esigenze. Molto comodo per le liste e gli appunti, consente anche di inserire date di scadenza, allegati di testo o immagini, titoli e descrizioni.
  3. Anche Notion e la sua interfaccia pulita offrono strumenti di calendario editoriale. Puoi inserire liste sui temi trattati, sulle piattaforme, sui formati e c’è un calendario interno dove visualizzare i contenuti giorno per giorno.
  4. C’è anche Asana, con funzionalità simili ai precedenti, che fa virtù della sua struttura pensata per organizzare il lavoro di team anche grandi e complessi, a distanza, con facilità e potendo assegnare task chiari e precisi.

Scarica il calendario editoriale di SBAM

Nel calendario editoriale imbattibile troverai: feste nazionali, europee, giornate mondiali ed eventi di maggior interesse, distribuiti durante l’anno.

Per le varie occasioni avrai delle reference, così da avere suggestioni creative da poter inserire nel tuo calendario editoriale.

Il calendario è in continuo aggiornamento, quindi dai sempre un occhio per trovare delle novità!

Conclusione

Insomma, tenere un calendario editoriale social può essere impegnativo, ma è più impegnativo fare le cose a casaccio e trovarsi con errori, doppioni, clienti al telefono alle undici di sera, nessuna traccia del perché hai scelto una strategia invece che un’altra e senza storico delle performance del tuo duro lavoro. 

Vale sempre la pena di farne uno, ma non dimenticare di affiancarlo a un monitoraggio dati come si deve. Senza analisi della performance, il calendario editoriale è uno sforzo importante che ripaga soltanto a metà

SBAM to copre le spalle proprio su questo, perché è progettato da persone che del calendario editoriale conoscono e non sottovalutano l’importanza. Per questo trovi moltissimi parametri che ti aiutano a integrarlo e renderlo ancora più efficace. 

Ah! Facci sapere se il calendario scaricabile ti è stato utile. Col tempo che avrai risparmiato, dedicaci un cin cin e prova la versione gratuita di SBAM 🙂

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